venerdì 23 marzo 2012

Il mondo non esiste: è una creazione della mente


Secondo il professor Bruce Hood è il cervello umano a proiettare la propria realtà
Per chi ha letto o sentito qualcosa sulle filosofie orientali il concetto che tutto ciò che vediamo – il mondo intorno a noi e la cosiddetta realtà – è solo finzione, tutta illusione, non è nuovo. Tuttavia, anche se in qualche modo si può essere d’accordo, rimane pur sempre difficile da comprendere e da accettare.
Oggi, però, non è un santone indiano a dichiarare che il mondo è tutta un’illusione ma un più pragmatico scienziato britannico. Secondo il professor Bruce Hood, infatti, è il cervello umano a creare la propria versione della realtà. Una realtà soggettiva, quindi, e non oggettiva: in soldoni, una realtà di riempimento tutta personale che fa del mondo che ci circonda una mera illusione.

“Gran parte del mondo è finzione. Siamo solo a conoscenza di una frazione di quello che sta accadendo”, spiega il prof. Hood al London Times, annunciando che dimostrerà come noi esseri umani siamo senza il controllo delle nostre decisioni e percezioni a differenza di quanto ci piace immaginare.

La sua tesi verrà presentata in una serie di conferenze che terrà presso la Royal Institution of Great Britain, il più antico ente di ricerca indipendente nel mondo. Se fosse vero quanto affermato dallo scienziato, e prima ancora dalle antiche filosofie, la realtà così come la vediamo potrebbe essere modificata a piacimento. Se dunque un qualcosa della nostra vita non ci piace, possiamo girare un altro film in cui il protagonista – ossia noi – è un personaggio vincente, e cancellare quello vecchio, creando così una realtà che rispecchia meglio il nostro modo di essere. Ma, anche qui, facile a dirsi…

“Abbiamo l'impressione di avere un panorama ampio di fronte ai nostri occhi, ma tutti noi vediamo solo un’area delle dimensioni di un nostro dito pollice a distanza di un braccio. Il resto è "riempito" poiché il cervello crea un ambiente stabile. Anche se possiamo pensare di essere un individuo unico e il capitano della "nostra nave", una moltitudine di processi sono controllati da ciò che ci circonda e dall’ambiente”, conclude il professor Hood, come a dire che siamo creatori inconsapevoli della nostra realtà e, peggio ancora, in balia di mille variabili esterne, una bella consolazione!
Luigi Mondo & Stefania Del Principe  Da TGCOM del 2 agosto 2011