sabato 27 aprile 2013

GLI "ULTRA-SCETTICI" E I "DEBUNKERS" SONO RITARDATI MENTALI?


Tutti noi li abbiamo incontrati. Uomini e donne razionali, gli autoproclamati guardiani e avanguardie del dogma materialista e della loro fede assoluta nel governo e nelle conferenze stampa ufficiali delle aziende.

I debunker e gli ultra-scettici, quanto gli piace mettere compulsivamente in ridicolo e prendere in giro tutto quello che etichettano come pseudoscienze e teorie del complotto. Allo stesso tempo chiamano deficienti e stupidi quelli che cantano fuori dal coro o mettono in discussione l'ortodossia prevalente. A prescindere da tutte le prove concrete che puoi sottoporgli o senza considerare quanto labili siano le loro scienze esatte che ti buttano in faccia per controbattere.

Sembrano più vicini, con il loro zelo messianico di prendere di mira i cosiddetti pseudoscientifici, ai Domenicani e Gesuiti che nel Medioevo passavano al setaccio l'Europa per acciuffare eretici da mettere al rogo.

La loro miope visione del mondo non cambia, almeno fino a quando non esce una versione ufficiale da parte dei governi, delle aziende o dalle pubblicazioni del mondo accademico. Da quel punto in poi la appoggeranno come l'unica vera e indiscutibile realtà dei fatti.

Anche grazie all'influenza di personaggi come Richard Dawkins e Christoper Hitchens, questi guerrieri internettiani della razionalità vedono creazionisti e bigotti cristiani dietro ogni angolo virtuale.

In realtà, a parte quelli simili a loro, questi tipi sembrano alla maggior parte delle persone dei soggetti insopportabilmente noiosi, arroganti e inspiegabilmente arrabbiati. Con una tendenza allo scontro dai toni isterici.

Spesso accade di scoprire che questi tipi non hanno neanche un vero e proprio background scientifico, i loro comportamenti sono più il risultato di mantenere uno staus quo e una smodata devozione verso le "autorità". Considerano l'apertura mentale alla stregua di una malattia mentale.

E quindi? Perchè si comportano in quel modo? Manca l'intelligenza sociale?

Una inabilità al dibattito, condividere idee interessanti e ascoltare l'opinione degli altri anche quando potrebbe mettere in discussione la propria?

Incredibilmente la risposta potrebbe venire proprio dalla loro amata scienza ufficiale. L'ipotesi potrebbe essere questa: la parte sinistra del loro cervello soffrirebbe di una sorta di iper stimolazione a scapito dell'emisfero destro, con il risultato di una forma di schizofrenia di cui sarebbero vittime. Per questo non danno valore all'intelligenza emotiva nelle sue tante manifestazioni come le scienze noetiche e intuitive.

Dagli anni sessanta in poi ci sono stati studi che hanno ricercati il ruolo dei due emisferi cerebrali nella formazione e sviluppo della consapevolezza e funzionalità cognitiva. E' diventata generale opinione che l'emisfero sinistro organizza tutti i processi analitici e le valutazioni quantitative, l'emisfero destro ospita tutti quei processi che si esprimono nelle forme d'arte, nella creatività.

Questo era in realtà un punto di partenza, una spiegazione piuttosto semplice, il proseguire degli studi ha mostrato che in realtà ognuno dei due emisferi contribuisce all'organizzazione degli stessi processi.

Quello che è importante, cruciale è invece un certo livello di differente ridondanza in ognuno degli emisferi.

Mi spiego meglio: i due emisferi eseguono entrambi due azioni di consapevolezza. L'emisfero sinistro se ne occupa prendendosi carico di compiti specifici mentre l'emisfero destro agisce come una sorta di consapevolezza periferica.

Uno si dedica al compito del momento mentre l'altro agisce da controllore in background, uno è focalizzato sullo specifico mentre l'altro tiene d'occhio lo scenario generale. Se prendi ad esempio un umano dei tempi preistorici, mentre era occupato a squoiare un animale cacciato, bene la sua focalizzazione e concentrazione su quello che stava facendo avrebbe potuto metterlo in pericolo. Il pericolo che arrivava dall'ambiante circostante, da possibili animali feroci in agguato o altri tipi di pericoli e attacchi.

Una parte del cervello doveva concentrarsi sull'operazione in via di svolgimento, mentre l'altra doveva agire in sottofondo, mantenendo una consapevolezza più sottile, generalizzata e intuitiva.

Ecco perchè l'emisfero destro è maggiormente collegato con l'intuito e le realizzazioni noetiche, e questo è il motivo che porta gli artisti a vedere i cambiamenti sociali intorno a loro molto prima di tutti gli altri. La loro visione di sottofondo è più sviluppata perchè fanno un uso dei due emisferi così come dovrebbero essere utilizzati.

Inoltre l'emisfero sinistro si è pensato possa organizzare il senso del sé e del valore del sé, questo è stato valutato ad esempio nelle persone che hanno subito danni da ictus. Mentre la loro percezione faceva credere che stessero benissimo, che avessero intatte tutte le funzioni, al momento di alzarsi dal letto e solo allora, capivano che avevano un lato del corpo paralizzato.

Se continuiamo ad analizzare le funzioni delle differenti parti del cervello ( lo scopo è di capire il perchè di modi e comportamenti dei debunker), possiamo passare al corpo calloso e alla sua funzione. E' collocato fra i due emisferi, è una sottile membrana di nervi. Più che un punto di contatto fra i due emisferi, oggi si è portati a pensare che agisca come una memoria ausiliaria. L'interazione fra queste differenti parti ha funzionamenti che differiscono nelle persone in differenti parti del pianeta, nel mondo occidentale infatti si vede che l'emisfero sinistro tende a prevalere e tentare di spegnere le funzionalità dell'emisfero destro, si comporta un pò come un prepotente.

Questo tipo di attività cerebtrale è testimoniata dalle TAC eseguite, dove si vede che nei soggetti molto razionali l'emisfero sinistro tende ad inibire il destro passando per il corpo calloso.

Ti starai chiedendo cosa c'entra tutto questo con i debunker di cui ti parlavo prima, è presto detto.

Debunker e scettici ad oltranza utilizzano per due terzi l'emisfero sinistro rispetto al destro. Come abbiamo visto, in questo tipo di interazione la funzione dell'emisfero destro ne risulta inibita e questo ha una pesante ricaduta su tutto il processo cognitivo.

E' quello che accade nel cervello di debunker e iper scettici.

Questo dislivello porta alla necessità, che loro sentono, di salvare il mondo dagli idioti, tutti quelli che osano mettere in discussione l'opinione delle autorità e le loro indicazioni. Allo stesso tempo le loro capacità di consapevolezza intuitiva ne escono fortemente limitate.

Capisci come funziona? Tutta la loro fissazione con le funzionalità del cervello, la sua dimensione e la convinzione che tutta l'esperienza umana si esaurisca nei processi cerebrali, è segnale della prevalenza dell'emisfero sinistro su quello destro, ricordi che ti ho detto che l'emisfero sinistro presiede al senso di sé e alla convinzione di forza di sé anche quando non corrisponde alla realtà?

Ma non finisce qui, c'è ancora molto altro da dire sull'evoluzione del cervello e su come sono manipolate le statistiche...
L'evoluzione del cervello umano pone dei problemi alle impostazioni darwiniane. Se si prende in esame la conformazione del corpo cavernoso si deve notare che, a partire dal mondo preistorico le evoluzioni vanno in un senso quasi inaspettato.

Invece di avere un rafforzamento di questa componente cerebrale, si è visto che l'integrazione dei due emisferi è cresciuta, invece di avere un distanziamento dei due lobi si è assistito al procedimento inverso.

Il mondo degli umani preistorici viveva delle esperienze prodotte da due emisferi molto più isolati uno rispetto all'altro. L'evoluzione per come la possiamo osservare, invece, ci dimostra che un cervello più raffinato è formato da due emisferi che sono più ravvicinati.

La morfologia del cervello dell'essere umano più evoluto mostra una integrazione maggiore, un uso più equilibrato e complessivo dei due emisferi. Nessuna netta separazione, nessuna distanza crescente.

Da questo punto di vista forse il cervello di debunker e scettici estremisti è “arcaico”, almeno l'uso che loro ne possono fare è tipico degli uomini primitivi. Le ricadute per chi ha queste disfunzioni cerebrali sono disastrose.

I debunker e gli scettici hanno difficoltà ad accettare le intuizioni, sono inconsapevoli del fatto che la maggior parte delle importanti scoperte, anche in campo medico e scientifico siano il risultato di momenti di intuizione, introspezione, tipi di consapevolezza intuitiva che solo in un secondo momento erano e sono messi al vaglio del metodo scientifico.

In questo poi, bisogna dire che un suo ruolo lo ha anche il tipo di educazione scolastica del mondo occidentale, focalizzata soprattutto sulla separazione di utilizzo dei due emisferi cerebrali.

Eppure i debunker non ne sono minimamente consapevoli, come già scritto nella prima parte di questo articolo, hanno le stesse reazioni di chi ha subito un ictus. Il salto fra quello che credono reale e quello che realmente esiste è enorme, nello stesso modo la consapevolezza verso un differente tipo di fare esperienza delle cose è per loro totalmente inaccettabile.

Questo punto è importante perché ci fa comprendere il motivo di un rifiuto totale da parte di debunker ed estremisti scettici verso tutti quei tipi di conoscenza e consapevolezza intuitiva, verso le conoscenze e le scienze noetiche. Ogni versione o lettura alternativa diventa per loro un fatto incomprensibile, un riferimento alla realtà e all'esperienza che sfugge per intero alla loro dimensione.

Questo li pone allo stesso livello di un cervello schizofrenico, una sorta di schizofrenia auto indotta, il risultato di una eccessiva e squilibrata attività dell'emisfero sinistro.

Ma in che modo l'eccessiva razionalità porta a questo tipo di follia? Il problema, infatti, nasce quando la mente razionale, analitica, quando il sovraccarico di dati da processare inevitabilmente diventa un bagaglio di convinzioni da difendere ad ogni costo. E' proprio quello che succede quando un emisfero diventa ipertrofico e l'altro va in sovraccarico.

Un risultato di questo squilibrio sta anche nella perdita della funzione cognitiva e del controllo comportamentale.

Questo spiega perché esiste così tanta rabbia e ostilità da parte di debunker e scettici irriducibili. L'aspetto prepotente del loro squilibrio cerebrale comporta una dose forte di narcisismo e di conseguente complesso di superiorità. Si sviluppa una mentalità del tipo “io so tutto e io capisco tutto”, quando invece l'attività cognitiva di queste persone è decisamente dimezzata.

Vivono dimezzati, un aspetto dell'esperienza umana è di base del tutto mancante. Questa metà del fare un'esperienza collegata alle intuizioni, all'intelligenza emotiva e a una consapevolezza allargata manca completamente al loro orizzonte esperienziale. I modi sottili ed intricati che derivano da questo tipo di approccio, per loro restano un mistero insondabile. Per lo scettico debunker le cose “o stanno in un certo modo o non esistono affatto”. Tutto è bianco o nero, tutte le sfumature comprese fra questi due estremi, per loro semplicemente non esistono.

L'altra conseguenza è una profonda forma di stress che viene da un tale scenario cognitivo e comportamentale. Quando attaccano gli altri definendoli stupidi, idioti o ritardati in realtà esprimono un forte senso di frustrazione. A volte rasentano un livello di isteria che li fa saltare anche di fronte a chiunque cerchi, anche solo un pochino, ad avere apertura mentale.

Reagiscono come se si trovassero davanti a una forma di vita aliena, non riescono in nessun modo a mettersi in contatto con un altro punto di vista. Per loro resta un qualcosa di irragionevole, da persone con la testa fra le nuvole.

Quando esprimono la loro esperienza umana con rozze metafore del tipo “siamo robot con un DNA”, si allontanano da come il resto di tutti noi fa esperienza di questa stessa realtà umana. Tutti noi siamo consapevoli che esiste molto, molto di più di quello che questi debunker credono.

Per tutti questi motivi la prossima volta che ti ritrovi ad avere a che fare con un debunker o uno scettico estremista, non perdere il tuo tempo cercando di intavolare una discussione, evita di proporre il tuo punto di vista perché, come ti ho mostrato fino ad ora, stai cercando di offrire una esperienza sviluppata al 100% a soggetti che hanno soltanto uno sviluppo esperienziale ridotto a metà.

Cerca di tenere presente, quando hai a che fare con loro, che vivono una dimensione dimezzata. Non è colpa loro, sono così e stop. Non ne sono responsabili, una grossa responsabilità l'ha avuta un sistema educativo squilibrato. Un sistema educativo che ha radici antiche, con un risultato che sa di dittatura scientifica.

In questo contesto sono più vittime che responsabili. Tu lo sai bene, a differenza di quello che loro possono fare, tu devi cercare di utilizzare tutte le tue risorse. Usa il cento per cento delle tue esperienze. In un certo senso ti sto consigliando di ignorarli.

Non dovresti cercare la loro approvazione, non potrebbero capire e non accetterebbero il tuo punto di vista. Non possono farlo. Per loro è interessante, importante solo quello che viene dal mondo dei colletti bianchi, dai vertici aziendali, dal mondo scientifico, accademico e medico. Credono alle versioni ufficiali, oltre quello non riescono a capire.

Con loro devi essere educato, lasciali stare e vai per la tua strada.
Tratto da:http://thomassheridanarts.com/articles.php?article_id=82

Traduzione: Italo Cillo